27.03

27.03.2015 19:29

C’era una volta in un giardino, una bellissima rosa.

Il colore dei suoi petali ricordavano  i toni caldi e lucenti  di un tramonto.

… il suo profumo era così  intenso che quasi inebriava…

La rosa essendo consapevole della sua  bellezza si aspettava che le persone che passavano davanti a quel giardino, si fermassero ad ammirarla... ma purtroppo non era cosi, al contrario, tutti cercavano di evitarla.

La rosa non riusciva a capire, com’era possibile… eppure lei, era la rosa più bella del giardino.

Amareggiata, continuava a ripetersi:“perché… perchè nessuno vuol fermarsi ad ammirare i miei colori...  sentire il mio profumo... perché...?”, quando a un certo punto udì una voce che diceva: “Se nessuno si avvicina a te è per colpa mia… le persone si allontanano da te perché hanno paura di me…”

La rosa  incuriosita, si guardò attorno, ma non vide nessuno, quando a un certo punto, chinando  leggermente i suoi petali, vide sotto di se, proprio vicino alla radice, un vecchio rospo…

Molto risentita,  disse subito al rospo: “se la colpa è tua, vattene  via da qui, non ti voglio  più vicino a me”.

Il rospo, con un po’ di tristezza  nel cuore,  senza aggiungere una parola si allontanò.

La rosa tirò un sospiro di sollievo, finalmente quel brutto rospo  se n’era andato via... e adesso le persone, si sarebbero  fermate ad ammirarla.

Nel frattempo i mesi passavano... e un giorno  al vecchio rospo, venne in mente di andare a trovare la  bellissima rosa.

Timidamente col cuore che gli batteva forte per l’emozione  si avvicinò, ma la rosa  non  era la più la stessa, era appassita, spenta, stava quasi morendo.

Il rospo preoccupato, chiese alla rosa: “che ti è successo, dimmi, perché stai così male?

La rosa con un filo di voce, che si sentiva appena, rispose: “appena te ne sei andato tu, le formiche e gli insetti hanno invaso la pianta. Prima si sono attaccati al mio stelo, poi sono saliti sulle mie foglie e infine, sono arrivati ai miei petali, ed era eccomi qui…”  

La rosa, solo allora si rese conto di quanto era stata crudele ed insensibile, non aveva  capito l’ importanza e il  valore del  rospo, non era riuscita ad andare oltre il suo aspetto. La sua presenza  nel giardino, era importante  e  preziosa soprattutto per lei, perché il rospo impediva alla formiche e agli insetti  di attaccarla.

A volte, anche noi ci comportiamo un po’ come la rosa, non riusciamo ad andare oltre l’esteriorità delle cose, a capire l’importanza e il valore delle persone che ci stanno accanto e, come ha fatto quella rosa, le allontaniamo brutalmente da noi come un qualcosa di ripugnante, sgradevole, ferendole  profondamente nei loro sentimenti  più intimi, senza renderci conto  della nostra complementarietà, dell’ importanza  che abbiamo l’uno per l’altro, sia tra di noi, che davanti a Dio.